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Fiat Multipla

Con un disegno unico nel suo genere, la Fiat Multipla è sempre stata una voce fuori dal coro delle monovolume. La prima generazione risale al lontano 1998, mentre la seconda, aggiornata nel 2006, è rimasta in listino dal 2004 al 2010, presentando un look meno stravagante e rinunciando alla doppia coppia di fari tondi nel frontale. All’interno, la Multipla ha mantenuto la particolare impostazione con sei sedili singoli disposti su due file da tre: ognuno di essi è regolabile, reclinabile e amovibile, per una flessibilità d’impiego senza eguali in un’auto lunga circa quattro metri. Le originali scelte progettuali fanno sì che la Multipla sia dotata di carreggiate piuttosto larghe rispetto al passo, una caratteristica che si traduce in un comportamento stradale sempre omogeneo, con una buona stabilità e un’elevata tenuta in curva.

I MOTORI
La Fiat ha sempre visto la Multipla come un modello destinato a un impiego piuttosto intenso, tanto in ambito familiare quanto nei contesti lavorativi, e la gamma motori rispecchia questo approccio. La maggior parte degli esemplari ancora circolanti è dunque spinta dal turbodiesel 1.9, nella versione Multijet da 120 CV entrata in gamma nel 2006, oppure dal 1.6 Natural Power, con doppia alimentazione benzina-metano. Si tratta di due unità molto apprezzate anche dai tassisti, clienti storicamente molto fedeli della Multipla. Decisamente più rare sono invece le unità a 1.6 a benzina.

PRO E CONTRO
Quanto a praticità d’uso, la Fiat Multipla ha pochi rivali e permette all’occorrenza anche di dedicarsi a piccoli trasporti eccezionali. Lo spazio a bordo è generoso e può essere modulato a piacere. Apprezzabile è anche la luminosità, garantita da superfici vetrate molto ampie. Le critiche principali riguardano invece la qualità delle finiture, un po’ sottotono nella plancia e nei pannelli delle porte.
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