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Fiat X1/9
La Fiat X1/9 è un’originale roadster che rappresenta l’unico modello nella storia della Casa torinese a essere stato prodotto in serie con motore centrale posteriore. La cosa appare curiosa anche perché l’X1/9 è stata realizzata attorno alla base meccanica della 128, che è stata, al contrario, la prima Fiat a trazione anteriore. Il progetto della X1/9 ha visto coinvolti numerosi personaggi di spicco dell’Italia dell’auto. Gianni Agnelli e Nuccio Bertone, per esempio, la vollero fortemente. Il secondo affidò il suo disegno nientemeno che a Marcello Gandini, padre anche della Lamborghini Miura e della Lancia Stratos, con cui la X1/9 ha diversi punti di contatto a livello di chassis. Caratterizzata da dimensioni molto compatte, con una lunghezza di 384 cm, una larghezza di 157 cm e un’altezza di 114, la Fiat X1/9 ha beneficiato di un solo aggiornamento significativo nell’arco di una carriera durata quasi vent’anni. Nel 1978, infatti, fu introdotta la versione Five Speed, rivista nel motore e nella trasmissione, oltre che nella linea. Gli esemplari successivi al facelift sono facili da riconoscere, per via di vistosi paraurti ad assorbimento d’urto di stampo americaneggiante e di interni completamente rivisti, nei quali spiccano sedili ergonomici e un cruscotto di foggia differente. Le auto prodotte a partire dal 1982 sono a marchio Bertone, senza però modifiche di rilievo rispetto a quelle precedenti con i loghi Fiat.
I MOTORI
La Fiat X1/9 usata si può trovare abbinata soltanto a due motori, entrambi a quattro cilindri e a benzina. Il primo è il propulsore da 1.290 cm³ e 75 CV condiviso dapprima con la 128 Rally 1300 e quindi con la Sport Coupé 1300, sempre abbinato a un cambio manuale a quattro marce. Questa unità è quella montata dalle vetture pre-restyling. Quelle successive al facelift sono invece spinte da un motore 1.5 da 85 CV. In questo caso il cambio, coerentemente con il nome Five Speed, diventa a 5 rapporti. Questo abbinamento regala alla X1/9 una maggior brillantezza, che si traduce in un tempo di 10 secondi nello scatto da 0 a 100 e in una velocità massima di 185 km/h. Tutte le X1/9 sono a trazione posteriore.
PRO E CONTRO
La Fiat X1/9 è una due posti che ancora oggi risulta piacevole da guidare e sa regalare emozioni, a dispetto dell’età e della modesta potenza dei motori. Il merito va in primis alla leggerezza, con una massa ben inferiore alla tonnellata, e in secondo luogo all’equilibrata ripartizione dei pesi tra i due assi. Grazie a uno schema meccanico degno di una supercar, la maggior parte dei chili è concentrata infatti a ridosso del baricentro, a tutto vantaggio del divertimento tra le curve. In questo senso il massimo della gratificazione si ha con le X1/9 a cinque marce. La trasmissione a quattro rapporti non è in grado di sfruttare pienamente le caratteristiche di erogazione del motore 1.3. Tra i difetti si segnala l’assenza di vani portaoggetti nell’abitacolo, all’interno del quale, tra l’altro, si creano fastidiosi vortici aerodinamici quando si decide di sfruttare la configurazione tipo Targa della carrozzeria, rimuovendo il tettuccio.
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I MOTORI
La Fiat X1/9 usata si può trovare abbinata soltanto a due motori, entrambi a quattro cilindri e a benzina. Il primo è il propulsore da 1.290 cm³ e 75 CV condiviso dapprima con la 128 Rally 1300 e quindi con la Sport Coupé 1300, sempre abbinato a un cambio manuale a quattro marce. Questa unità è quella montata dalle vetture pre-restyling. Quelle successive al facelift sono invece spinte da un motore 1.5 da 85 CV. In questo caso il cambio, coerentemente con il nome Five Speed, diventa a 5 rapporti. Questo abbinamento regala alla X1/9 una maggior brillantezza, che si traduce in un tempo di 10 secondi nello scatto da 0 a 100 e in una velocità massima di 185 km/h. Tutte le X1/9 sono a trazione posteriore.
PRO E CONTRO
La Fiat X1/9 è una due posti che ancora oggi risulta piacevole da guidare e sa regalare emozioni, a dispetto dell’età e della modesta potenza dei motori. Il merito va in primis alla leggerezza, con una massa ben inferiore alla tonnellata, e in secondo luogo all’equilibrata ripartizione dei pesi tra i due assi. Grazie a uno schema meccanico degno di una supercar, la maggior parte dei chili è concentrata infatti a ridosso del baricentro, a tutto vantaggio del divertimento tra le curve. In questo senso il massimo della gratificazione si ha con le X1/9 a cinque marce. La trasmissione a quattro rapporti non è in grado di sfruttare pienamente le caratteristiche di erogazione del motore 1.3. Tra i difetti si segnala l’assenza di vani portaoggetti nell’abitacolo, all’interno del quale, tra l’altro, si creano fastidiosi vortici aerodinamici quando si decide di sfruttare la configurazione tipo Targa della carrozzeria, rimuovendo il tettuccio.
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