Filtri

Fiat 131

La Fiat 131 è il modello che ha rimpiazzato la 124 e la 125 nel segmento delle berline di fascia media. Presentata al Salone di Torino del 1974, portava l’appellativo Mirafiori, in onore dello stabilimento in cui era fabbricata. Per i suoi tempi era un’auto molto moderna, progettata con criteri che elevavano gli standard di sicurezza e il comfort. Era infatti una delle prime vetture dotate di una scocca con una cellula ad alta resistenza e con elementi anteriori e posteriori a deformazione programmata. Sin dal primo periodo di commercializzazione, la Fiat 131 era venduta con una gamma articolata, che prevedeva tre tipi di carrozzeria: berlina, a due o quattro porte, e familiare. Quest’ultima, battezzata dapprima 131 Panorama e quindi Maratea, è stata una delle prime station wagon a conquistare il grande pubblico e non solo chi usava l’auto per lavoro. La Fiat 131 è stata proposta in un ricco assortimento di allestimenti e versioni, alcune delle quali dotate anche di una marcata connotazione sportiva. Il riferimento è alla 131 Racing, rimpiazzata a un certo punto in listino dalla 2.0 TC, e ancor più alla 131 Abarth, capace di trionfare tre volte nel mondiale rally. Quest’ultima si distingue facilmente dalle sorelle, grazie a una carrozzeria di fibra dotata di parafanghi bombati e vistose appendici aerodinamiche, sotto cui si nascondono sospensioni specifiche. Molto ricercata dai collezionisti, oggi raggiunge quotazioni elevate.

I MOTORI
La Fiat 131 è stata proposta inizialmente dalla Casa torinese con due motori, un 1.3 da 65 CV e un 1.6 da 75 CV. Sistemati in posizione longitudinale, scaricano la potenza sulle ruote posteriori di norma attraverso un cambio manuale a quattro o a cinque marce, mentre molto rari sono gli esemplari a cambio automatico. Assieme al restyling del 1978, che ha introdotto paraurti di plastica ridisegnati, sono entrati in scena l’allestimento Supermirafiori e una serie di motori, tra cui un 1.3 da 78 CV, un 1.6 bialbero da 96 CV e un due litri da 115 CV destinato all’allestimento Racing. La gobba sul cofano distingue invece le 131 che montano i motori diesel 2.0 e 2.5 sempre a quattro cilindri, prodotti dalla Sofim, rumorosi e un po’ ruvidi, ma comunque apprezzati da una parte della clientela. La Fiat 131 Abarth monta infine un 2.0 strettamente derivato da quello della 124 Abarth e capace di erogare 140 CV nella versione stradale.

PRO E CONTRO
La Fiat 131 ha riscosso un notevole successo sia con la versione “base” sia con quelle più ricche, come la Special, che vantano finiture interne ed esterne di maggior pregio. Tra i pro va annoverato in primis il confort dei marcia, frutto soprattutto di un abitacolo ben studiato, spazioso e rifinito con cura. Anche l’assetto è ben tarato e va in crisi solo sulle buche più secche. Apprezzabili, in generale, le prestazioni, con la sola eccezione dei due motori più datati, caratterizzati da un temperamento molto tranquillo. Sul libro nero finiscono invece lo sterzo, molto pesante, e il cambio, la cui manovrabilità lascia a desiderare.
Leggi Tutto