Filtri

Maserati Ghibli

Il nome Ghibli è stato utilizzato per ben tre volte nella storia della Maserati. A portarlo, inizialmente, fu una sportiva che fece sognare gli appassionati a cavallo tra gli anni 60 e 70 e che oggi è molto quotata nel mondo delle auto d’epoca, sia nella variante coupé, sia in quella Spider. In seconda battuta identificò, a partire dal 1992, una versione supersportiva della gamma Biturbo, che di recente sta suscitando sempre più interesse da parte dei cultori delle youngtimer. La maggior parte delle inserzioni riguarda però la Maserati Ghibli più moderna. Si tratta di una quattro porte dalla linea filante e grintosa quasi come quella di una Gran Turismo, che la casa del Tridente ha lanciato nel 2013 con l’obiettivo di farsi largo tra le rivali tedesche nel mondo delle grandi berline. La Ghibli si rivolge a una clientela più vasta e meno elitaria di quella tipica Maserati, ma mantiene l’identità del marchio, nel look così come nella cura di tanti dettagli e nel comportamento stradale. Nella Maserati Ghibli convivono due anime: quella della berlina elegante e raffinata e quella della coupé a quattro porte. Anche dalla gamma emerge una doppia personalità, con motori dal temperamento molto diverso e con un ampio ventaglio di allestimenti. Alcuni hanno un'aria più elegante e altri richiamano la tradizione sportiva del brand, come Granlusso e Gransport, ma non mancano neppure le serie speciali e gli esemplari personalizzati dal sapore esclusivo.

I MOTORI
Molte Maserati Ghibli in circolazione sono state acquistate da chi cercava un'auto adatta a lunghi e frequenti viaggi, ma anche dotata di carattere, e montano un turbodiesel V6 3.0. Questo motore è stata declinato in due livelli di potenza, sempre e comunque abbinati alla trazione posteriore e al cambio automatico. Quest’ultimo fa da denominatore comune anche alle Ghibli a benzina che, nelle versioni più potenti, sono spinte da un tre litri biturbo da 430 CV e possono disporre della trazione integrale.

PRO E CONTRO
La Maserati Ghibli è un’auto coinvolgente, che sa emozionare. Lo fa per esempio con una linea flessuosa e seducente e con il sapore quasi artigianale di molti particolari, che comprende il ricorso a materiali raffinati e a componenti di pregio. A bordo non c’è dunque l’ambiente un po’ freddo e asettico di certe rivali. Se quel che si cerca è un lusso tipicamente made in Italy, si sarà disposti a chiudere un occhio su qualche componente di fattura un po’ economica, su un sistema multimediale non proprio all’avanguardia e su qualche mancanza a livello di sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida. La Ghibli, in ogni caso, accoglie il suo pilota con un posto di guida impeccabile e sfoggia doti stradali di prim’ordine, nonostante la mole importante. Le sospensioni raffinate e l’eventuale assetto elettronico la rendono comoda e rilassante nei lunghi viaggi e incisiva quando si aumenta il passo. Solo in città emerge un certo impaccio, dovuto alle dimensioni della carrozzeria e alla visibilità, migliorabile.
Leggi Tutto