Renault Modus

La Modus è la più piccola monovolume della Renault e ripropone in scala ridotta la formula proposta dalla Espace e dalla Scénic. Prodotta tra il 2004 e il 2013, la vettura ha beneficiato di un significativo restyling nel 2008, che le ha dato un’aria più seria ed elegante. In occasione di questo facelift è stata lanciata anche una variante a passo lungo, chiamata Grand Modus, con una lunghezza totale appena sopra i quattro metri, contro i circa 3,8 originari. La filosofia non è comunque stata stravolta, così come l’interno, che si distingue per il fatto di avere la strumentazione al centro della plancia, con un pratico cassettino ricavato tra il volante e il parabrezza. In generale, sulla Modus abbondano portaoggetti sparsi in tutto l’abitacolo, tra pozzetti e scomparti nascosti. Una vera chicca è poi il divano posteriore Triptic, che può scorrere avanti e indietro di 17 centimetri, si può fissare in quattro posizioni e dà l’opportunità di configurare la zona posteriore per due o tre passeggeri. L’escursione della panchetta consente di modulare lo spazio tra l’abitacolo e il bagagliaio, il cui volume utile va da 198 a 1.200 litri. Su alcuni esemplari è presente un portellone sdoppiato, con la parte inferiore incernierata in basso, apribile a ribalta.

I MOTORI
La maggior parte delle Renault Modus in circolazione è spinta da motori a benzina. La cilindrata più diffusa è quella di 1,2 litri, ma qualche distinguo va fatto. Ci sono infatti tranquille unità aspirate e altre, più recenti e vivaci, sovralimentate, contraddistinte dalla sigla Tce. A completare il fronte a benzina ci sono anche propulsori 1.4 e 1.6, mentre per quanto riguarda i turbodiesel l’assortimento è molto più ridotto. Tutti gli esemplari a gasolio sono infatti equipaggiati con il classico 1.5 dCi common rail, declinato in diversi livelli di potenza, da 65 a 110 CV. Rare, infine, le Modus a doppia alimentazione, benzina e Gpl. Tutte le versioni sono a trazione anteriore e per lo più dotate di cambio manuale: solo poche Modus 1.2 montano un cambio robotizzato Quickshift e risultano rare anche le 1.6 automatiche.

PRO E CONTRO
L’asso nella manica della Renault Modus è la grande flessibilità d’uso. Poche auto così compatte sono altrettanto versatili e funzionali. Nelle manovre in città e in generale negli spazi stretti si apprezza l’ottima visibilità garantita dalle ampie superfici vetrate, dai montanti sottili e dal taglio delle lamiere. Promosso il confort di marcia, grazie alla buona silenziosità e alla capacità dell’assetto di filtrare le buche. Solo le piccole sconnessioni secche incontrate in rapida sequenza possono disturbare la quiete dei passeggeri. Su strada, il rollio elevato rende gli appoggi molto morbidi. Una volta raggiunto il limite di tenuta, poi, la Modus allarga la traiettoria in modo prevedibile. Soltanto in caso di manovre brusche il retrotreno arriva a scomporsi, cosa che va tenuta ben presente sugli esemplari più datati, talvolta sprovvisti del controllo elettronico della stabilità.
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