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Renault 4

La Renault 4 è una vera icona, emblema di un modo di intendere l’automobile, pratica, spartana, da guidare senza fretta e ansia da prestazioni. Prodotta in più di otto milioni di unità per oltre trent’anni, dal 1961 al 1993, uscì di scena con l’avvento delle normative anti inquinamento: i vertici della Casa preferirono rimpiazzarla con la Twingo piuttosto che aggiornarla. Caratterizzata da una struttura d’altri tempi, con telaio a pianale separato dalla carrozzeria, ha ormai un certo valore collezionistico, soprattutto con gli esemplari più datati. Quelli più recenti possono essere un’alternativa originale e un po’ snob alle utilitarie moderne, specie nelle aree ove non vigono blocchi per le auto pre Euro 1. La Renault 4 è stata prodotta anche in variante furgonata e con tetto apribile in tela e nell’allegra versione Frog, una sorta di spiaggina con capote sorretta da un roll-bar e porte amovibili di Pvc.

I MOTORI
Nella sua lunga vita, la Renault 4 ha visto avvicendarsi sotto il cofano svariati motori, tutti rigorosamente a benzina e tutti dotati di cambio manuale, con il caratteristico comando a manico d’ombrello sulla plancia. Le prestazioni sono in generale modeste: basti pensare che le versioni più potenti dispongono di 34 CV. Questo valore è quello raggiunto dagli esemplari più recenti, immatricolati dal 1986 in poi e spinti dalle unità a quattro cilindri 956 e 1108 cm3.

PRO E CONTRO
Oltre a una personalità unica, la Renault 4 sfoggia un’ottima abitabilità in rapporto agli ingombri esterni e una sorprendente versatilità, con un ampio bagagliaio e un’insospettabile capacità di trasportare oggetti anche voluminosi. La leggerezza e le sospensioni con escursione considerevole le permettono di muoversi bene anche sui fondi accidentati, mentre il comportamento su asfalto non è all’altezza delle auto di concezione più recente. La dotazione di serie è improntata a un minimalismo francescano, con i vetri scorrevoli e un impianto di riscaldamento piuttosto limitato. Inutile chiaramente aspettarsi la comodità del servosterzo e la presenza dispositivi di sicurezza come l’Abs.
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