Opel Combo

La denominazione Combo è stata utilizzata dalla Opel a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta per ben cinque veicoli, ciascuno dotato di caratteristiche differenti. Tra gli annunci di questo modello, dunque, ci si può imbattere in mezzi molto diversi tra loro. La prima Combo, per esempio, altro non è che la versione furgonata della Kadett dell’epoca, mentre la sua erede, la cosiddetta Combo B, è una versione da trasporto della seconda serie della Corsa, prodotta sia in variante chiusa che finestrata. Corsa e Combo continuano a essere legate a doppio filo anche con la terza generazione, rimasta in listino fino al 2012, mentre la quarta è gemella della Fiat Doblò. Dopo il passaggio della Casa di Rüsselsheim nell’orbita del Gruppo PSA, la quinta Combo della storia è invece parente delle francesi Citroën Berlingo e Peugeot Rifter. È questa, nella versione Combo Life, non commerciale ma per passeggeri, la più diffusa tra gli annunci delle auto usate, mentre le antenate hanno ancora un peso considerevole nella sezione veicoli commerciali.

I MOTORI
Con una storia così articolata è quasi impossibile elencare in modo sintetico tutti i motori della Opel Combo. In ogni caso, la maggior parte delle inserzioni riguarda vetture a gasolio, spinte da un turbodiesel 1.5 declinato in diversi livelli di potenza. La più equilibrata è quella da 100 CV, che concilia bene vivacità e consumi limitati. Quasi introvabili sono invece le Combo 1.2 turbobenzina, che si prestano bene soprattutto a un impiego urbano e da famiglia, mentre sono meno a loro agio in ambito professionale. Facendo un passo indietro verso la quarta serie si trova un assortimento ben più ampio di propulsori. In questo caso a popolare il mercato sono soprattutto le unità turbodiesel 1.3 e 1.6 appartenenti alla famiglia Fiat Multijet, mentre una menzione va fatta anche al 1.4 turbo bifuel, benzina/metano.

PRO E CONTRO
Da pratica multispazio, l’ultima Opel Combo Life trova il suo più grande motivo di appeal nella straordinaria versatilità, una materia in cui fa segnare un passo avanti importante rispetto alle pur valide antenate. A seconda delle esigenze si possono valutare due varianti di carrozzeria, a passo corto e a passo lungo, entrambe disponibili a cinque o a sette posti. Il padiglione alto e le porte scorrevoli facilitano l’accesso a un abitacolo luminoso e accogliente, configurabile in tanti modi e dotato di utili vani portaoggetti. La Combo è un’auto tuttofare, in grado di rappresentare un’ottima alternativa rispetto a Suv, crossover e station wagon per chi si muove spesso in compagnia oppure deve trasportare attrezzature ingombranti, per hobby o per lavoro. Su strada, la Combo si rivela facile e sicura, per quanto nella guida brillante lamenti una scarsa prontezza dello sterzo e una marcata tendenza ad allargare le traiettorie con il muso.
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