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Hummer H3

L’Hummer H3 rappresenta il modello più vicino ai gusti della clientela europea tra quelli prodotti dall’azienda americana. L’H3 rinuncia infatti in parte agli eccessi e alle stravaganze delle H1 e H2, anche se temperamento e specifiche tecniche restano tipicamente yankee. Lanciata nel 2005, l’H3 è lunga 474 cm, compresa la ruota di scorta esterna, mentre larghezza e altezza sono entrambe nell'ordine del metro e novanta. A definire un chiaro family feeling con le sorelle maggiori sono il muso imponente, le ridotte superfici vetrate e le superfici lisce delle fiancate, sulle quali spiccano i massicci passaruota. L’abitacolo si dimostra accogliente e spazioso anche per cinque adulti; solo chi siede al centro del divano può lamentarsi per l’imbottitura un po’ dura. Il problema, casomai, è issarsi a bordo, con le porte posteriori di dimensioni ridotte che non semplificano le cose. La plancia, diversamente dall’H1, ha un look automobilistico e non da carro armato, ed è rifinita con discreta cura. La dotazione di serie è piuttosto completa, considerata l’età del parco circolante e la sua destinazione d’uso. Il bagagliaio ha una buona capacità e il volume può essere sfruttato bene grazie alla forma regolare del vano.

I MOTORI
Scartata l’ipotesi iniziale dell’entrata in produzione anche di una versione turbodiesel, l’Hummer H3 è stata venduta solo con motori a benzina. I primi esemplari montavano un cinque cilindri in linea da 3,5 litri da circa 220 CV, rimpiazzato poi da un 3.7 con il medesimo frazionamento, ma leggermente più potente. In ogni caso le risposte sono pronte, anche se la coppia ai bassi regimi non è generosa come quella delle rivali a gasolio. Quanto al cambio, alcuni esemplari sono stati venduti con trasmissione manuale, ma la maggior parte degli annunci riguarda vetture con selettore automatico. Questa soluzione è quella da preferire perché più in linea con lo spirito dell’auto, anche se trasmette qualche strattone nelle scalate con kick-down. La trazione è invece sempre di tipo integrale, con marce ridotte e bloccaggio dei differenziali centrale e posteriore, con l’aggiunta anche di quello anteriore a partire dal 2009.

PRO E CONTRO
Se guidata con perizia, l’Hummer H3 sa dimostrarsi quasi inarrestabile nel fuoristrada, complici un’altezza da terra di ben 23 cm, la possibilità di utilizzare le marce ridotte e le sospensioni posteriori a ponte rigido e balestre. Nonostante questo schema, che impone di norma qualche sacrificio in termini di confort, sull’asfalto sconnesso l’H3 non fa rimpiangere le capacità di assorbimento delle Suv più moderne. Negli spazi stretti, gli ingombri sono un limite, amplificato dal fatto che la visibilità è buona solo nella zona anteriore. Oltre che in manovra, un po’ di cautela è richiesta anche in frenata, con i quattro dischi che faticano un po’ ad assicurare spazi d’arresto contenuti. Meglio, insomma, evitare di guidare troppo sportivamente, anche perché lo sterzo non brilla per prontezza e precisione. I consumi sono esorbitanti, con percorrenze medie che possono anche scendere sotto i 6 km/litro.
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