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Daihatsu Materia

La Daihatsu Materia è una monovolume compatta che spicca che nel panorama del segmento per l’originalità della linea. Nel suo caso le forme sono dettate dalla funzione: i progettisti hanno preferito sacrificare l’efficienza aerodinamica sull’altare della volumetria interna. Anche gli arredi hanno forme originali, ma ciò non influisce negativamente sull’ergonomia o sulla praticità della disposizione dei comandi. Solo quelli della climatizzazione si trovano un po’ in basso, ma si tratta di un peccato veniale. A livello di finitura, le scelte rispettano la tipica filosofia giapponese in questa fascia di mercato, con materiali abbastanza ordinari e assemblaggi precisi, che danno comunque un’idea di notevole solidità. Il posto di guida ha il volante regolabile solo in altezza, ma è ben studiato, con la seduta non troppo distante dal pavimento. Nonostante la linea di cintura apparentemente alta, la visibilità è ottima in tutte le direzioni. Grazie al muso corto e alla coda verticale, la percezione degli ingombri è agevole, a tutto vantaggio della facilità d’uso in città e nei parcheggi.

I MOTORI
La Daihatsu Materia è stato proposta con due unità a benzina o Green Powered a doppia alimentazione, benzina e Gpl. La motorizzazione di minor cilindrata è un 1.300 da 91 CV, con cambio manuale a cinque marce e trazione anteriore. L’alternativa è un 1.500 da 103 CV, che si può trovare anche abbinato alla trazione integrale 4WD e al cambio automatico. Quest’ultimo rappresenta una soluzione interessante, poiché la trasmissione manuale ha innesti un po’ legnosi e una quinta un po’ corta.

PRO E CONTRO
La prima cosa che si nota avvicinandosi alla Daihatsu Materia è l’ampiezza delle sue porte, molto sviluppate in rapporto alla lunghezza totale, pari a 380 cm, a tutto vantaggio dell’accessibilità. Una volta a bordo, poi, si scopre un’abitabilità da primato per la categoria. Grazie a una carrozzeria alta e squadrata, sembra quasi di varcare la porta di un soggiorno e di sedersi in poltrona, con molto spazio sopra la testa. Buono anche il bagagliaio, con una capacità che va dai 300 ai 1.300 dm3 e un’apprezzabile versatilità, complice il divano scorrevole. A deludere un po’ è invece l’insonorizzazione: a velocità autostradali la rumorosità può farsi alla lunga fastidiosa. Peccato, perché le sospensioni fanno bene il loro dovere, lavorando in modo adeguato anche quando si passa sopra tombini e binari. Il passo relativamente lungo, le carreggiate larghe e il baricentro basso regalano alla Materia un comportamento in curva quasi da sportiva. Gli inserimenti in traiettoria sono neutri, l’appoggio sulle ruote esterne immediato e le reazioni omogenee. Meglio così, perché il controllo elettronico della stabilità è presente solo sugli esemplari più ricchi.
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