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Alfa Romeo Giulia

L’Alfa Romeo Giulia porta con fierezza un nome leggendario. Non è un caso: dal 2016, la berlina del Biscione sfida a viso aperto la concorrenza tedesca, sfoderando anche la trazione posteriore. Non si tratta, però, di un remake: l’auto è moderna in tutto e per tutto, a partire da una linea grintosa e filante. L’abitacolo è sulla stessa lunghezza d’onda, contraddistinto da tanta concretezza, uno stile raffinato e finiture curate, con poche sbavature. La qualità della vita a bordo è ottima: confort di marcia elevato, impianto di climatizzazione efficiente e buona insonorizzazione.

I MOTORI
Nel segmento della Giulia, le auto a gasolio vanno per la maggiore e l’offerta principale riguarda proprio le versioni 2.2 turbodiesel. L’entry level ha 150 CV (divenuti nel tempo 160) e offre il cambio manuale a sei marce, in alternativa al quale si può trovare anche un automatico a otto rapporti ZF, dagli innesti dolci e rapidi. Tale trasmissione è il denominatore comune dei successivi step di potenza, 190 e 210 CV, venduti anche con la trazione integrale. La Giulia è pronta però ad appagare anche la clientela più sportiva con interessanti versioni turbobenzina. La due litri da 200 CV assicura le giuste emozioni, che crescono d’intensità con la Veloce da 280 CV per entrare poi in una dimensione da vera supercar con la Quadrifoglio Verde da ben 510 CV.

PRO E CONTRO
La Giulia ha un comportamento stradale notevole. Con una ripartizione dei pesi pressoché perfetta e un’eccellente messa a punto dell’assetto, la vettura risponde con una disinvoltura sorprendente ai comandi di uno sterzo chirurgico, per un piacere di guida da assoluto riferimento. Ce n’è abbastanza per chiudere un occhio su una dotazione che, specie sui primi esemplari, può presentare qualche lacuna. Un altro piccolo difetto è l’accessibilità alla zona posteriore.
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