Filtri

Tata Aria

La Tata Aria è un’originale proposta della Casa indiana, che rappresenta una sorta di via di mezzo tra una monovolume e una Suv, seppure di vecchia maniera. Con le fuoristrada, infatti, l’Aria ha in comune un robusto telaio a longheroni, sospensioni posteriori a ponte rigido e una notevole altezza da terra, oltre che, in certi casi la trazione integrale. Da monovolume ha invece la sagoma e l’organizzazione dell’abitacolo. L’interno propone sette posti su tre file, anche se, a onor del vero, i due sedili supplementari in coda sono adatti più che altro a ragazzini e adolescenti. Le prime due file, invece, garantiscono spazio a volontà. I progettisti non hanno lesinato nemmeno con i vani portaoggetti e piccoli ripostigli, alcuni dei quali inseriti anche nel cielo dell’abitacolo. Gli arredi badano soprattutto al sodo, con alcune scelte progettuali in linea più con le esigenze basiche del mercato indiano che con i palati fini di quello europeo. Lo si capisce anche accomodandosi al posto di guida, che offre poche regolazioni, ha i pedali un po’ ammassati e un volante pesante da azionare.

I MOTORI
Gli annunci relativi alla Tata Aria sono monopolizzati da un motore quattro cilindri turbodiesel 2.2. Una vecchia conoscenza, in effetti, perché si tratta di un common rail che marchi quali Citroën e Peugeot utilizzavano già nei primi anni Duemila. La Tata lo ha aggiornato, permettendogli di portare a spasso le oltre due tonnellate dell’Aria senza sforzo apparente, grazie a una coppia di 320 Nm e a una potenza massima di 150 CV. Stranamente questa unità è stata offerta dalla Casa indiana solo in abbinamento a un cambio manuale a cinque rapporti. Inutile dunque andare alla ricerca di inserzioni di auto a cambio automatico. A livello di trasmissione è invece possibile scegliere tra vetture a due e a quattro ruote motrici. Un sistema battezzato Adapterra consente di passare tramite un pulsante dalla trazione posteriore a quella integrale a inserimento automatico. In caso di pattinamenti delle ruote posteriori una centralina invia fino al 45% della coppia a quelle anteriori.

PRO E CONTRO
Basta il colpo d’occhio per intuire quale sia il principale pregio della Tata Aria. Le dimensioni generose si traducono in una bella quantità di spazio, peraltro facilmente gestibile tra i passeggeri e i bagagli. Soltanto chi siede in terza fila deve fare in conti con qualche limitazione, anche a livello di accessibilità. Apprezzabile è poi il fatto che ci siano bocchette per l’aria pure nella zona posteriore, mentre piace meno il fatto che l’impianto di climatizzazione faccia un po’ di testa sua e mandi a volte più aria fredda di quella desiderata. Per quanto riguarda le finiture, i materiali utilizzati per gli arredi non sono di grande qualità e pure la precisione negli assemblaggi lascia un po’ a desiderare. Il tutto senza contare elementi più sostanziali, come il volante che si regola solo in altezza e la strumentazione che diventa poco leggibile quando si accendono i fari di giorno. Una volta su strada la massa rilevante si fa sentire, non arrivando però a pregiudicare la sicurezza di marcia. Solo gli spazi di arresto sono un po’ lunghi, mentre tra le curve la Tata Aria resta sincera e prevedibile. In ogni caso, può contare su un Esp ben tarato sempre pronto a intervenire.
Leggi Tutto