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Lotus Elise

La Lotus Elise è una sportiva che dal 1996 ha ridato lustro al marchio di Hethel, rivisitando in chiave moderna la filosofia del fondatore Colin Chapman. È dunque una roadster a due posti essenziale, che punta sulla leggerezza della struttura più che sulla potenza del motore per ottenere prestazioni mozzafiato. Per contenere la massa sotto gli otto quintali, i tecnici hanno scelto sin dal principio una struttura realizzata con elementi estrusi di alluminio incollati con una resina epossidica, secondo una tecnologia di derivazione aeronautica. Sull’altare della bilancia sono poi spesso state sacrificate dotazioni giudicate essenziali da altri costruttori: basti pensare che le prime Elise erano prive dell’impianto di climatizzazione e dello stereo e che gli airbag sono entrati nella dotazione solo dieci anni dopo il lancio. Nel tempo le cose sono un po’ cambiate ed è stata fatta qualche concessione al confort, ma la Lotus ha continuato a mettere al bando assistenze meccaniche e suggerimenti elettronici. Le generazioni di Elise che popolano il marcato dell’usato sono sostanzialmente tre: la prima, rimasta in listino fino al 2001, è riconoscibile per i grandi fari tondeggianti. La seconda adotta proiettori più allungati e, pur mantenendo quasi invariato il telaio della progenitrice, ha un comportamento più neutro ed è più facile da controllare. Nel 2008 è stato rivisto l’interno, rimasto sostanzialmente invariato nel passaggio alla terza generazione. Quest’ultima è stata introdotta nel 2010 ed è caratterizzata da un diverso look del frontale e del posteriore. Tra gli allestimenti recenti, lo Sport è il meno estremo, mentre quelli chiamati Sprint e Cup alzano l’asticella delle prestazioni. In generale, comunque, molte Elise sono personalizzate con accessori e parti speciali, per cui ogni esemplare fa un po’ storia a sé.

I MOTORI
La Lotus non ha mai prodotto internamente i motori con cui ha equipaggiato la Elise. Inizialmente la fornitura dei propulsore venne affidata alla Rover, da cui arrivarono unità 1.8 declinate, nel tempo, con diversi livelli di potenza. Questi propulsori rimasero in listino fino al 2006, ma a partire dal 2004 la Casa decise di cambiare partner e di legarsi alla Toyota. Dal Giappone sono arrivate unità sia 1.6, sia 1.8: la prima, montata dalla Elise base, dispone di 136 CV, mentre la seconda può essere trovata in versione sia aspirata da 192 CV, sia sovralimentata da un compressore volumetrico. In questo caso, la potenza sale di default a 220 CV, con un sensibile incremento della coppia, ma esistono esemplari con potenza portata alla soglia dei 250 CV. A livello di trasmissione, il cambio manuale è una costante.

PRO E CONTRO
Chi sceglie una Lotus Elise lo fa soprattutto cercando emozioni intense e il massimo piacere di guida. La due posti inglese è pronta a trasformarsi in un’estensione del pilota, facendolo sentire a contatto diretto con l’asfalto. L’Elise è agile e fulminea nelle reazioni e in mani esperte può dare filo da torcere anche alle supercar più blasonate: con un rapporto peso/potenza straordinario e un baricentro molto basso, la vettura è incredibilmente efficace sia in curva, sia in frenata. Il rovescio della medaglia è presto detto: abitabilità, comodità e capacità di carico sono scarse e vanno giudicate con un metro diverso da quello utilizzato per le sportive comuni.
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