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Chevrolet Corvette

La Chevrolet Corvette è una delle più autentiche espressioni della filosofia americana in materia di auto sportive. Una carriera tra le più lunghe dell’intero panorama automobilistico ha fatto di lei una vera icona e fa sì che tra gli annunci si trovino esemplari un po’ di tutte le epoche. La prima generazione, siglata C1, risale addirittura al 1953, mentre la seconda, la C2, rimase in catalogo dal 1963 al 1967. La terza, la C3, resa celebre dalle fiancate sciancrate come quelle della bottiglia della Coca Cola, fu prodotta invece per una quindicina d’anni, e uscì di scena solo nel 1983. La Corvette C4 si riconosce per le linee più filanti, mentre la C5 del 1997 segna il passaggio a forme più arrotondate. Il successivo salto generazionale con la C6 è datato tra il 2005 e il 2006, mentre per l’avvento della C7 si arriva al 2014. Appariscente e spesso sfrontata, la Corvette è stata a lungo un po’ snobbata dal pubblico europeo per la sua impostazione particolare, con motori oversize sistemati in posizione anteriore e telai almeno sulla carta poco raffinati. Uno schema, questo, abbandonato dalla nuova e ancora introvabile C8, che vede il passaggio del motore alle spalle dell’abitacolo. Sfogliando le inserzioni ci si può imbattere in due varianti di carrozzeria, Coupé/targa con tetto amovibile e Cabriolet. Entrambe sono state declinate negli anni in diversi allestimenti, che si distinguono in certi casi solo per la colorazione e l’equipaggiamento, mentre altre volte il salto di qualità è anche prestazionale.

I MOTORI
La Chevrolet Corvette scommette storicamente su propulsori di grossa cubatura. Emblematico è il caso della recente C7, che, snobbando la tendenza al downsizing, ha preferito ancora una volta scommettere su un otto cilindri a V da 6,2 litri dotato di un solo albero a camme piazzato nel basamento e con due sole valvole per cilindro. Tali scelte, apparentemente anacronistiche, non impediscono a quest’unità di fare alla prova dei fatti un’ottima figura: complici materiali leggeri e un’elettronica sopraffina, sfodera performance di tutto rispetto, dimostrandosi anche sorprendentemente efficiente. Alcuni esemplari montano un motore V8 sovralimentato da un compressore volumetrico, che fa salire la coppia a livelli straordinari sin dai bassi regimi e garantisce spunti notevoli nelle prove di accelerazione e di ripresa. Molte vetture montano un pratico cambio automatico, mentre altre puntano su un selettore manuale, a volte laborioso da manovrare.

PRO E CONTRO
La Chevrolet Corvette proporrà anche una ricetta vecchio stile un po’ aggiornata, senza molte delle sofisticazioni hi-tech delle concorrenti più blasonate, ma una volta al volante regala grandi soddisfazioni. La C7 è un esempio emblematico, in questo senso: le sue molle a balestra, realizzate in materiale composito, e il suo chassis in alluminio e magnesio, rigido e leggero al tempo stesso, fanno tutto ciò che serve su strada come tra i cordoli, dove permettono di spuntare tempi di assoluto rilievo. La sportiva a stelle e strisce è pronta insomma a vestire i panni della comoda Gran Turismo come quelli della divoratrice di curve. Solo in città emerge un certo impaccio, dovuto più che altro alla scarsa visibilità.
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