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MG MGF

La MG MGF è una spider che la Casa britannica ha presentato nel 1995 e ha iniziato a commercializzare nell’anno successivo. Quest’auto ha caratteristiche tecniche particolari, che la distinguono non solo dalle antenate, ma anche anche dalle principali rivali dell’epoca. La prima è la scelta di montare il motore in posizione centrale trasversale, alle spalle dell’abitacolo a due posti, una suggestione dal sapore corsaiolo. La seconda sono le sospensioni a quadrilateri che sfruttano elementi elastici idropneumatici Hydragas interconnessi tra i due assi al posto delle tradizionali molle. Queste torneranno poi a essere impiegate solo dal 2002, quando la MG F viene ristilizzata e cambia nome, diventando MG TF. Sotto una classica capote di tela si trova un abitacolo con un taglio moderno e finiture non sempre all’altezza del blasone del marchio. Alcuni esemplari possono essere dotati di hard top, un accessorio abbastanza diffuso ai tempi e utile a regalare alla MGF una doppia personalità. L’auto ha iniziato da qualche tempo a destare l’interesse degli appassionati delle youngtimer.

I MOTORI
Fedele al suo spirito British, la MG MGF è equipaggiata con motori di origine Rover. Quello più piccolo è un 1.6 da 112 CV, ma le inserzioni che lo riguardano non sono molto numerose, poiché è entrato in scena solo nel 2001 quando la MGF stava per passare il testimone alla TF. La maggior parte degli annunci riguarda infatti gli esemplari 1.8 a 16 valvole, che possono avere due livelli di potenza, 120 o 145 CV. Entrambi fanno il loro dovere ma quello più equilibrato è il primo, che ha un’erogazione più piena e progressiva. La maggior brillantezza del secondo è ottenuta infatti grazie alla fasatura variabile delle valvole VVC, i cui benefici si fanno però sentire soltanto una volta superati i 5.000. giri. Non che si tratti di un motore poco riuscito, sia chiaro, ma le sue doti di allungo sono poco sfruttabili nella guida normale, nel traffico e sulle strade di tutti i giorni. Quanto alla trasmissione, tutte le MGF hanno la trazione posteriore e la maggior parte di esse dispone di un cambio manuale a cinque marce. Al suo posto alcune vetture montano invece un cambio sequenziale chiamato Stepspeed. Si tratta di un robotizzato non velocissimo che mortifica un po’ le prestazioni dell’auto.

PRO E CONTRO
La MG MGF è un’auto compatta e leggera, lunga 391 cm e con un peso che parte dai 1.070 kg. Della sua impostazione ci si accorge appena saliti a bordo, per esempio prendendo le misure al muso che finisce subito. L’interno è relativamente ampio e i comandi sono ben disposti, anche se la levetta del devioluci è poco pratica e il volante non è molto verticale. Una volta su strada, tutto va bene fin tanto che non si impegna troppo la vettura. In queste condizioni si apprezzano sia la meccanica sia il cambio, ben rapportato e manovrabile, oltre che il buon lavoro delle sospensioni sullo sconnesso. Avvicinandosi al limite, invece, la MGF diventa un po’ impegnativa. In curva sottosterza in modo evidente con il motore in tiro per poi scodare con una certa rapidità se si rilascia l’acceleratore. Per i piloti smaliziati la cosa può essere divertente, mentre per l’utente comune il controllo può rivelarsi complicato, anche perché lo sterzo con assistenza elettrica non brilla per prontezza e progressività. Il bagagliaio, con una capacità dichiarata di 210 litri, è soltanto discreto.
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