La BMW Serie 3 è considerata la media sportiva per eccellenza. Negli ultimi dieci anni si sono avvicendate tre generazioni: la E90, rimasta nel listino fino al 2013; la F30, prodotta tra il 2012 e il 2019 con un aggiornamento nel 2015; e la G20, introdotta proprio nel 2019. La maggior parte degli esemplari usati in circolazione appartiene al modello F30, nonostante le varianti di carrozzeria Coupé e Cabriolet abbiano assunto, diversamente da quanto accaduto in passato, la denominazione di Serie 4. In Italia, la Serie 3 di maggior successo è comunque la familiare Touring, nome in codice F31, apprezzata anche da chi usa l’auto per lavoro. Piuttosto tiepida è stata invece l’accoglienza per la GT, una coupé a quattro porte.

I MOTORI
La BMW Serie 3 è sempre stata venduta in una grande varietà di motorizzazioni. Il maggior gradimento è tradizionalmente per le turbodiesel e in particolare per il due litri a quattro cilindri che, nelle sue molteplici varianti con turbina singola, equipaggia le versioni 316d, 318d e 320d, con potenze comprese tra i 116 e i 190 CV. La gamma a gasolio arriva a erogare potenze superiori, fino alla bellezza di 313 CV. La clientela più sportiva della Casa bavarese trova però davvero pane per i suoi denti sul fronte a benzina, dove svetta l’M3, giunta dopo un’escalation di prestazioni a ben 431 CV. Tornando alla gamma in generale, la Serie 3 ha nel Dna la trazione posteriore, ma va sottolineato come ci sia una grande offerta anche di vetture equipaggiate con l’efficace trazione integrale xDrive. Molto diffuso è pure il cambio automatico.

PRO E CONTRO
Ben bilanciata, sicura negli appoggi e docile ai comandi, la Serie 3 è un punto di riferimento in termini di piacere di guida già nelle versioni d’accesso. Su quelle più prestanti, poi, anche i piloti smaliziati hanno modo di togliersi i pruriti cronici al piede destro. L’unica voce che vede questa BMW piazzarsi sotto la media della categoria è l’abitabilità che, specie nella zona posteriore, non è all’altezza della miglior concorrenza.