Autobianchi Y10

L’Autobianchi Y10 è un’utilitaria che nel 1985, quando fu lanciata, fece non poco scalpore. A fare discutere era soprattutto il suo design di rottura, con la linea di cintura che seguiva l’andamento del cofano e il portellone a contrasto, di colore nero, verticale. Tale scelta permetteva di contenere la lunghezza complessiva a soli 339 centimetri. La formula si rivelò alla lunga vincente, tanto che la Y10 riuscì nel tempo a non far rimpiangere la A112 che aveva rimpiazzato in listino. Con il suo aspetto originale e la scelta di materiali particolari ed esclusivi per i rivestimenti, la Y può essere considerata la pioniera della categoria delle piccole di lusso, o premium, come si usa dire oggi. La Y10 ha beneficiato di un primo restyling, più profondo, nel 1989, e di un secondo, più leggero, nel 1992, con il passaggio a forme più sottili sia per la mascherina sia per i fari. Nel corso del tempo, questa Autobianchi è stata proposta anche in numerose serie speciali con colorazioni e finiture molto diversi, talvolta ricercate, in altre occasioni più sbarazzine. Alcune di queste versioni hanno iniziato da qualche anno a destare l’interesse degli appassionati delle classiche e delle youngtimer.

I MOTORI
L’Autobianchi Y10 usata può essere acquistata con svariate motorizzazioni, tutte a benzina. Gli esemplari più datati possono montare il 1.050 di derivazione Fiat da 56 CV, proposto anche in versione sovralimentata da 85 CV sulla Y10 Turbo. Non avendo velleità sportive, vale la pena di considerare la motorizzazione mille Fire da 45 CV. Elastica e parca nei consumi, questa unità è proposta in configurazione leggermente più potente sulla Y10 4WD, con trazione integrale a comando elettro-pneumatico. Questa versione, come il resto della gamma, a cavallo del 1990 ha visto il passaggio al motore 1.100. Il quadro si completa con le brillanti versioni 1.3, dotate di un carattere spigliato. Quanto al cambio, la stragrande maggioranza degli esemplari adotta una trasmissione manuale, mentre le Y10 Selectronic dispongono di un cambio automatico a variazione continua dei rapporti.

PRO E CONTRO
Le dimensioni ridotte sono croce e delizia di chi sceglie un’Autobianchi Y10. Se da una parte rendono l’auto sgusciante e facile da gestire in manovra, complice anche un diametro di sterzata molto limitato, dall’altra penalizzano sia l’abitabilità posteriore sia la capacità di carico. L’omologazione è per cinque, ma sul divano anche soltanto due adulti, dopo un po’, accusano problemi di convivenza. Il bagagliaio ha un volume di 150 dm3, sufficienti per una spesa settimanale o per piccole valigie. Dal punto di vista del comportamento stradale, la Y10 si rivela agile e divertente, specie nei percorsi più tortuosi. L’assetto, studiato per limitare il rollio e assicurare una buona tenuta di strada nonostante il baricentro alto e le carreggiate strette, fatica ad assorbire le buche più secche. Le sospensioni fanno filtrare qualche scossone di troppo anche quando si incontrano il pavé e i tombini nei percorsi cittadini.
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